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Se Bitcoin è un bene rifugio, perché crolla di fronte alla situazione in Ucraina?

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Da quando i giornali parlano di crisi diplomatica fra Russia ed Ucraina, il valore di Bitcoin ha iniziato a risentirne. Oggi, che la situazione è peggiorata, tutti i mercati finanziari sono crollati e quello delle criptovalute ha seguito lo stesso andamento. Molti trader si chiedono quindi perché, se Bitcoin è un bene rifugio, il suo prezzo crolla di fronte a situazioni di instabilità politica, dove normalmente i beni rifugio (come l’oro) sono quelli che si apprezzano maggiormente. Per rispondere a questa domanda, dobbiamo innanzitutto capire cos’è un bene rifugio, cos’è Bitcoin oggi e cosa potrà essere in futuro.

Cosa sono i beni rifugio?

I beni rifugio sono quei beni dotati di un valore intrinseco che tendenzialmente si mantiene anche nei periodi di instabilità dei mercati o quando l’economia registra un aumento dell’inflazione, cioè del livello generale dei prezzi. L’investimento in un bene rifugio risponde quindi ad un’esigenza di protezione in una fase di recessione economica, di crisi finanziaria e di forte volatilità dei prezzi.

Il denaro che viene utilizzato oggi non ha alcun valore intrinseco, ma il suo valore viene stabilito dai governi e dalle banche centrali che lo emettono. L’esempio recente più palese è quello del Bolivar venezuelano: nel momento in cui il Venezuela è caduto nel caos per ragioni sia economiche che politiche, la sua moneta nazionale ha perso tutto il suo valore. La stessa quantità di Bolivar che bastavano per comprare una casa, ora non bastano per comprare un biglietto dell’autobus.

L’oro è un esempio di bene rifugio, in quanto si tratta di un metallo prezioso ricercato in tutto il mondo. Se i venezuelani avessero tenuto i loro risparmi in oro invece che in Bolivar, la loro ricchezza non sarebbe stata colpita dalle azioni del loro governo. Questo perchè il valore dell’oro non dipende dal governo di una singola nazione, ma da tutto il mondo intero. Chiaramente, tenere a casa dei lingotti d’oro al posto del denaro è scomodo, pericoloso e fondamentalmente impossibile per varie ragioni.

Bitcoin è un bene rifugio?

L’esempio sul Venezuela visto nel paragrafo precedente dimostra come i venezuelani non avrebbero perso tutti i loro risparmi se al posto del Bolivar ci fosse stata una moneta internazionale non collegata in alcun modo al loro o ad un altro governo. Bitcoin nasce proprio con questo scopo. Una moneta riconosciuta da tutto il mondo ma non controllata da alcun governo sarebbe la prima moneta del popolo, totalmente libera e inattaccabile.

Il fatto che Bitcoin non sia controllabile dai governi rende oltretutto le persone libere da eventuali censure o persecuzioni politiche. Se i nostri Bitcoin si trovano sulla blockchain (e non su exchange o sistemi centralizzati), allora nessuno potrà mai bloccarci il conto o rubarci quel denaro. In casi disperati, questo significa anche poter scappare e abbandonare il proprio paese senza perdere i propri risparmi.

Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad una protesta di camionisti in Canada, dove il governo è intervenuto bloccando i conti correnti degli stessi. In realtà, il presidente Trudeau ha persino provato a bloccare i loro Bitcoin, ma questo non è tecnicamente possibile. L’unica cosa che ha potuto fare è stato indicare agli exchange canadesi di non cambiare in dollari i Bitcoin dei protagonisti della protesta. In questi giorni, in seguito alle tensioni fra Russia e Ucraina, l’Unione Europea sta minacciando di congelare i conti europei degli imprenditori russi. Il Regno Unito ha già annunciato di voler bloccare circa 1,5 miliardi di sterline collegati ad imprenditori russi più o meno vicini al presidente Putin.

Sia per quanto riguarda la situazione in Canada che per quella in Ucraina, non ci soffermeremo su chi abbia ragione o torto in quanto non ci occupiamo di politica. Quel che è certo è che ai manifestanti non farà piacere sapere che il governo canadese può portargli via tutti i soldi depositati sui conti correnti, come agli imprenditori russi non farà piacere sapere che gran parte dei loro patrimoni sono stati sottratti dai governi di UE e UK, il tutto senza neanche un processo.

Questi sono tutti esempi di situazioni che non sarebbero potute accadere con una moneta internazionale e decentralizzata, come appunto è Bitcoin.

Perché il valore di Bitcoin crolla?

Veniamo quindi al punto fondamentale e finale: ma se Bitcoin è un bene rifugio, perchè il suo valore crolla proprio quando dovrebbe salire? Il motivo è piuttosto semplice. Ad oggi, Bitcoin non è un bene rifugio, ma uno strumento di speculazione. La speranza del suo creatore Satoshi Nakamoto, e di tutti gli appassionati di criptovalute, è che l’adozione di Bitcoin possa continuare a crescere fino a renderlo realmente un bene rifugio. Per diventarlo, dovrà di fatto diventare lo standard per gli scambi internazionali. Non sarà necessario usare BTC per fare la spesa al supermercato, ma quanto meno dovrà prendere il posto del decadente dollaro statunitense nelle transazioni internazionali.

Ad oggi, Bitcoin non ha ancora raggiunto questo obiettivo. Il suo valore sale perchè gli speculatori credono che possa diventare in futuro uno standard internazionale, ma allo stesso tempo crolla quando il mercato finanziario è negativo, perchè questo è quello che fanno gli speculatori. Nei momenti di incertezza vendono e chiudono le loro posizioni, e nei momenti positivi acquistano e aumentano le loro esposizioni negli investimenti.

Semplificando e riassumendo il più possibile, oggi Bitcoin non vale tanto perchè è un bene rifugio, ma vale tanto perchè gli investitori pensano che possa diventare un bene rifugio in futuro. Ovviamente se questo dovesse accadere, il suo valore non sarebbe più misurabile in migliaia di dollari, ma in milioni.

Ad oggi Bitcoin è già in grado di proteggere da crisi politiche ed economiche locali, come appunto il Venezuela o il Libano, ma non può proteggere in caso di conflitti che coinvolgono il mondo intero. Per farlo, dovrà diventare uno standard internazionale, come sognava Satoshi oltre 10 anni fa.