Le preoccupazioni di Vitalik Buterin sull’intelligenza artificiale superintelligente

Vitalik Buterin, cofondatore di Ethereum, ha recentemente sollevato delle preoccupazioni riguardo al rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale superintelligente e alla concentrazione del potere nel settore dell’IA. In una dichiarazione, Buterin ha avvertito sui rischi associati all’IA superintelligente e ha messo in guardia dal precipitarsi nello sviluppo di questa tecnologia. Il suo discorso si è concentrato in particolare sullo stanziamento di 7 trilioni di dollari per le server farm, in riferimento agli ambiziosi obiettivi di finanziamento di Sam Altman per la fabbricazione di chip AI.

Un ecosistema di intelligenza artificiale decentralizzato

Buterin sostiene un ecosistema di intelligenza artificiale decentralizzato, sottolineando l’importanza di modelli aperti che possano funzionare su hardware di consumo. Questo approccio mira a contrastare un possibile futuro in cui il controllo dell’IA è monopolizzato da poche entità centrali, evitando così che un numero ristretto di potenti server dominino il pensiero umano. Secondo Buterin, un approccio decentralizzato riduce il rischio di esiti catastrofici rispetto al controllo centralizzato dell’IA da parte di aziende o entità militari.

Regole per distinguere tra modelli di IA “piccoli” e “grandi”

Buterin propone un quadro normativo che distingua tra modelli di intelligenza artificiale “piccoli” e “grandi”, con questi ultimi soggetti a regole più stringenti. Egli ritiene che modelli con 405 miliardi di parametri vadano oltre le capacità dell’hardware di consumo, mentre quelli con 70 miliardi di parametri sono ancora gestibili. Tuttavia, esprime preoccupazione sul rischio che molte proposte normative possano classificare tutti i modelli come “grandi” nel tempo, limitando così l’innovazione e lo sviluppo di modelli di IA più piccoli e open source.

Sviluppi nel settore dell’IA e controversie

Le osservazioni di Buterin arrivano in un momento di significativi sviluppi nel settore dell’intelligenza artificiale, inclusi i controversi sforzi di Sam Altman per ottenere finanziamenti ingenti per progetti di chip AI e la sua temporanea esclusione da OpenAI. Questi eventi evidenziano le profonde divisioni all’interno della comunità AI riguardo al ritmo e alla direzione dello sviluppo dell’IA. Il dibattito sull’IA è stato caratterizzato da un sostegno e da critiche alla spinta di Altman per un progresso rapido, con diverse polemiche ad alto livello che riflettono dibattiti più ampi sul futuro della regolamentazione e della governance dell’IA.

Promuovere un panorama dell’IA diversificato e decentralizzato

Secondo Buterin, è fondamentale promuovere un panorama dell’IA diversificato e decentralizzato per mitigare i rischi e garantire che i benefici dell’intelligenza artificiale siano diffusi in modo ampio anziché concentrati in poche mani potenti. Questa visione è coerente con la filosofia di Buterin che dà importanza al processo decisionale democratico e alla decentralizzazione nel progresso tecnologico.

In conclusione, le considerazioni di Vitalik Buterin sull’IA superintelligente e sulla necessità di un approccio decentralizzato evidenziano importanti questioni etiche e di governance che sono cruciali per plasmare il futuro dell’intelligenza artificiale. Riportare il potere dell’IA nelle mani di una pluralità di attori potrebbe essere fondamentale per garantire che questa tecnologia sia un motore di progresso e benessere per l’intera società.