Venerdi 27 maggio 2022, Binance ha annunciato di aver ottenuto la registrazione presso il Registro per gli Operatori in Valuta Virtuale gestito da OAM (Organismo Agenti e Mediatori). La registrazione è avvenuta tramite Binance Italy Srl, una controllata diretta dell’exchange, creata appositamente per il mercato italiano.

A tal proposito, Binance ha dichiarato che aver costituito un’entità legale del gruppo in Italia permetterà all’azienda di offrire prodotti crypto ai propri clienti italiani nel rispetto delle normative locali. Inoltre, rappresenta un importante tassello della strategia di crescita di Binance in Italia che permetterà all’azienda di rafforzare la propria presenza nel nostro Paese aprendo uffici e ampliando il team di professionisti attivo sul territorio.

“Una regolamentazione chiara ed efficace è essenziale per l’adozione mainstream delle criptovalute. Pertanto, ringraziamo il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’OAM per l’impegno profuso nel definire e controllare i requisiti necessari per operare in Italia nella piena trasparenza. Sin dal primo giorno, Binance ha sempre messo i propri utenti al primo posto e, grazie ad interventi come l’istituzione del registro le persone potranno nutrire ancora più fiducia in una piattaforma leader e affidabile come Binance”.

Changpeng Zhao, CEO di Binance

Cosa cambia per gli utenti?

La registrazione di Binance presso l’OAM non cambia l’operatività degli utenti, che potranno continuare ad utilizzare il loro Exchange preferito come prima, consapevoli ora che Binance è autorizzato ad operare in Italia.

Ricordiamo che nei mesi scorsi il governo ha emanato il DL Criptovalute con il quale imponeva a tutte le piattaforme crypto presenti in Italia di registrarsi al registro sopracitato. Questo obbligo si estende anche a società con sede all’estero ma che offrono servizi ai cittadini italiani. Per quest’ultimo scenario, la discriminante individuata dal legislatore è la presenza della lingua italiana. Semplificando, se un sito è anche in italiano significa che è destinato a clienti italiani, di conseguenza deve sottostare alla normativa italiana, pena l’oscuramento del sito in Italia.

Gli exchange iscritti al registro OAM dovranno fornire ogni 3 mesi un resoconto che comprenderà il controvalore in Euro, alla data dell’ultimo giorno del trimestre di riferimento, del saldo totale dei wallet Fiat e crypto, il numero e il controvalore complessivo in Euro delle operazioni di conversione da Euro a crypto e viceversa e il numero delle operazioni di trasferimento di valuta in uscita e in ingresso l’exchange.

Riassumendo, lo Stato sarà informato su tutti i conti sugli exchange dei cittadini italiani e tutte le operazioni effettuate (acquisto, conversione, vendita). Tutto il monitoraggio sarà a carico degli exchange, con gli utenti che non dovranno fare nulla, oltre a dichiarare i propri possedimenti ed eventuali plusvalenze nella dichiarazione dei redditi annuale.