Bitcoin è riuscito a superare la soglia dei 100.000 dollari questa settimana, raggiungendo un picco di 104.000 dollari l’8 maggio. Questa impennata è avvenuta in concomitanza con la ricomparsa sui social media di un grafico che monitora la massa monetaria globale M2, con un ritardo di 90 giorni. La connessione tra il rialzo di Bitcoin e la ripresa della liquidità M2 ha riacceso l’interesse nei forum di trading e tra gli analisti, spingendo a un’indagine più approfondita delle relazioni di mercato.

Correlazione tra Bitcoin e M2

Julien Bittel, responsabile della ricerca macro per Global Macro Investor, ha dichiarato che il grafico M2 in relazione a Bitcoin “continua a raccontare la stessa storia: stiamo salendo sempre di più”. L’analisi ha evidenziato che, sebbene la correlazione sia realmente significativa in alcuni contesti, è anche elastica, rispecchiando maggiormente i cicli globali di liquidità. Il grafico, diffuso ampiamente da aprile, sovrappone il valore di Bitcoin all’Indice di Liquidità Globale M2 spostato di tre mesi.

M2, una misura della crescita della massa monetaria globale, ha iniziato a mostrare una nuova tendenza al rialzo da febbraio. Questa crescita comincia ora a riflettersi nei mercati, con il prezzo di Bitcoin che pare seguire la curva M2 con un ritardo di circa un giorno. La relazione tra Bitcoin e il grafico M2, con un ritardo di 90 giorni, sembra confermare questa dinamica.

Flussi e Performance di Bitcoin

Negli ultimi dieci giorni, Bitcoin ha registrato una ripresa da mesi di consolidamento sotto gli 80.000 dollari, riacquistando il valore a sei cifre, in gran parte grazie a costanti afflussi nei fondi di asset digitali. Solo nelle ultime tre settimane, miliardi di dollari sono stati diretti verso prodotti di investimento criptografici, con 1,8 miliardi verso ETF su Bitcoin. Il 7 maggio, un afflusso netto giornaliero di 422 milioni di dollari è stato in gran parte dovuto all’ETF Bitcoin IBIT di BlackRock, il più grande del settore con circa 58 miliardi di dollari di asset gestiti.

L’analisi della correlazione tra Bitcoin e M2, tenendo conto del ritardo, presenta un quadro complesso. La correlazione di Pearson a 180 giorni tra i due ha mostrato una media di 0,65 dall’inizio del 2024. Tuttavia, le letture a 30 giorni rivelano una significativa volatilità, accennando a oscillazioni tra -0,9 e +0,95, suggerendo cautela nel fare previsioni a breve termine basate su queste sovrapposizioni.

Contesto Macro e Impatto sul Settore

Nonostante i flussi nei fondi e le correlazioni di liquidità, il contesto macroeconomico più ampio gioca un ruolo cruciale. L’indice del dollaro USA ha registrato un calo di quasi il 4% dalla fine di febbraio, mentre la rotazione dei capitali ha alimentato la domanda di asset decentralizzati. Anche se le metriche M2 non considerano l’emissione di stablecoin o il credito off-balance sheet, rimangono un indicatore fondamentale per valutare le pressioni di liquidità nel sistema economico.

Attualmente, Bitcoin si attesta sopra i 103.000 dollari, in un contesto di maggiore interesse verso gli asset digitali. Tuttavia, la rilevanza del modello M2 per la previsione dei movimenti di prezzo futuri dipende dalla persistenza della liquidità disponibile. Se i dati delle banche centrali continuano a mostrare un aumento della curva M2, potrebbe accendersi un dibattito su quanta di quella liquidità fluisca nel mercato della crittografia attraverso canali istituzionali.

Prospettive Future e Correlazione con M2

Sebbene il grafico ritardato di 90 giorni si presenti come uno strumento visivamente interessante, la sua efficacia come segnale di trading è limitata da variabili esterne e rumori di mercato. Con l’aumento dei prezzi, questo grafico potrebbe servire più come indicatore del sentiment piuttosto che come previsione precisa.

Ad ogni modo, Bitcoin si mantiene sopra i 100.000 dollari per la seconda volta nel 2025, evidenziando la sua capacità di allinearsi e riflettere i cicli globali di liquidità, nonostante i meccanismi che ne governano la correlazione restino in continua evoluzione.

Infine, dall’inizio del 2025, la massa monetaria globale M2 ha visto un incremento del 3,25%. Tuttavia, il grafico con ritardo di 90 giorni ha effettivamente registrato una diminuzione dello 0,16% nello stesso periodo, mentre Bitcoin ha mostrato un incremento di circa l’8%. Ciò implica che, se Bitcoin seguisse esattamente l’andamento della M2 globale ritardata, dovrebbe trovarsi in calo rispetto all’anno precedente. Nell’analisi annuale, Bitcoin ha invece registrato un incremento del 75% rispetto al 3,8% dell’M2 e al 7,37% dell’M2 con ritardo, dimostrando una notevole sovraperformance.

In sintesi, come indicato nell’analisi pregressa, la correlazione di Bitcoin con la massa monetaria globale M2 ritardata si presenta come una metrica influente, sebbene non sia sempre attendibile.