L'approvazione dell'iniziativa Bitcoin in Svizzera
La Cancelleria Federale della Svizzera ha dato il via libera al deposito formale dell’iniziativa nota come “Bitcoin Initiative”. Questa proposta di emendamento costituzionale intende richiedere alla Banca Nazionale Svizzera di detenere una parte delle proprie riserve in Bitcoin (BTC). Tale sviluppo avvicina l’iniziativa alla potenziale realizzazione di un referendum nazionale, in un periodo caratterizzato da un crescente interesse per l’adozione di questo asset.
Dettagli sulla proposta
Intitolata “Per una Svizzera Finanziariamente Forte, Sovrana e Responsabile”, l’iniziativa è stata presentata il 5 dicembre 2024 e gode del sostegno di noti esponenti del settore Bitcoin e di riformatori finanziari. La proposta mira a modificare l’Articolo 99 della Costituzione, imponendo alla banca centrale di destinare una parte delle sue riserve in Bitcoin, in parallelo con quelle in oro. I sostenitori dell’iniziativa affermano che le caratteristiche decentralizzate e deflazionistiche del Bitcoin potrebbero fortificare la resilienza finanziaria e la sovranità del paese.
Procedura e validità dell'iniziativa
La Cancelleria Federale ha confermato che l’iniziativa rispetta i requisiti legali richiesti, inclusa la raccolta di firme valide e l’osservanza delle procedura stabilite. Viktor Rossi, il Cancelliere Federale, ha affermato che la proposta è stata scrutinata e rispetta il quadro giuridico e costituzionale per un’iniziativa popolare a livello federale.
Tuttavia, l’approvazione della Cancelleria non implica automaticamente l’attuazione dell’iniziativa. Sarà necessaria un’ulteriore revisione da parte dell’Assemblea Federale per verificare la sua compatibilità con le leggi nazionali. Se l’iniziativa verrà considerata valida e le firme confermate, il popolo svizzero sarà chiamato a votare in un referendum.
Sostenitori e critiche
L’iniziativa è promossa da dieci figure chiave, tra cui noti imprenditori e esperti legali come Luzius Meisser e Giw Zanganeh. Questi sostenitori sottolineano l’importanza della proposta nel rafforzare l’indipendenza finanziaria attraverso un’approccio diversificato nella gestione delle riserve monetarie svizzere.
Tuttavia, non mancano le critiche. Alcuni avversari mettono in guardia sui rischi legati alla volatilità del Bitcoin, sostenendo che l’obbligo per le banche centrali di detenere asset così imprevedibili potrebbe mettere a repentaglio la stabilità del sistema finanziario svizzero.
Potenziali impatti e futuro
Qualora l’iniziativa diventasse legge, la Svizzera potrebbe diventare pioniere nell’integrazione della criptovaluta nella propria politica monetaria a livello costituzionale. Anche se non è stata ancora comunicata una data per il referendum, l’iniziativa è destinata a sollevare un ampio dibattito pubblico, considerato il noto impegno del paese per la democrazia diretta e l’innovazione finanziaria.
Se approvato dai cittadini, questo emendamento potrebbe rappresentare una svolta nel modo in cui le banche centrali in tutto il mondo valutano e gestiscono gli asset digitali, segnando un importante passo avanti nella modernizzazione delle strategie di riserva.