La Banca Centrale della Nuova Zelanda apre la consultazione per una valuta digitale della banca centrale

Il dollaro neozelandese digitale

La Banca Centrale della Nuova Zelanda ha aperto un nuovo periodo di consultazione su una valuta digitale della banca centrale (CBDC) il 17 aprile. Attualmente, si cerca un input sui “opzioni di design di alto livello per il denaro digitale”. I piani attuali descrivono denaro digitale denominato in dollari neozelandesi (NZD) che gli utenti al dettaglio possono scambiare con denaro fisico, depositi bancari e altri saldi. La Banca Centrale della Nuova Zelanda sarebbe responsabile dell’emissione del CBDC ma non fornirebbe direttamente l’asset agli utenti. Invece, il settore privato, comprese le banche e le società di pagamento, distribuirebbe il denaro digitale agli utenti e fornirebbe servizi correlati. Il CBDC viene descritto come privato, sicuro e affidabile, sottolineando che non controllerà o monitorerà le spese del CBDC degli utenti. Il CBDC mira anche a migliorare l’inclusione finanziaria. Sarà ampiamente accessibile e si rivolgerà specificamente agli “utenti non bancarizzati”, non richiedendo un conto bancario. Supporterà la funzionalità offline, consentendo transazioni tramite Bluetooth durante i black-out. Il sistema manterrà una forma di supervisione e controllo. I servizi privati effettueranno controlli di identità quando gli utenti aprono account o avviano transazioni, insieme a controlli di conformità più ampi, anche se la Banca Centrale non gestirà i dati di identità.

CBDC vs. criptovalute

La Banca Centrale ha confrontato il CBDC con altre tecnologie finanziarie emergenti, come stablecoin e criptovalute, affermando che un CBDC porrebbe meno rischi alla sovranità monetaria e all’economia della Nuova Zelanda rispetto a queste alternative. Il CBDC supporterà anche i contratti intelligenti, facilitando pagamenti programmabili comunemente associati a blockchain e registri distribuiti. I piani attuali consentono ai contratti intelligenti di consentire agli utenti di automatizzare i pagamenti o registrare le spese totali. Prevedono anche casi d’uso specifici, come un imprenditore neozelandese che utilizza un conto digitale con pagamenti condizionati basati su contratti intelligenti per rilasciare fondi solo dopo aver soddisfatto un ordine.

Se la Banca Centrale deciderà di procedere, svilupperà prototipi nella Fase 3 tra il 2028 e il 2029 prima di lanciare il CBDC nella Fase 4 intorno al 2030.