In occasione della conferenza SALT, svoltasi dal 13 al 15 settembre a New York, Steve Cohen ha annunciato non solo di aver iniziato ad investire nelle criptovalute, ma di credere fermamente nel futuro della tecnologia blockchain.

Steve Cohen è un personaggio molto popolare in America in quanto è il proprietario della squadra New York Mets, oltre ad essere il 30esimo uomo più ricco negli Stati Uniti grazie alla sua società di investimenti Point 72 Asset Management. Il suo patrimonio è stimato in circa 13 miliardi di dollari.

In precedenza Cohen si era mostrato poco favorevole alle criptovalute, ma nel corso del 2021 ha cambiato idea e ha apertamente ammesso di aver iniziato ad investire in questo nuovo mercato. Non è il primo miliardario a riconoscere il valore delle crypto: nei mesi scorsi abbiamo visto dichiarazioni simili da parte di Mark Cuban e Kevin O’Leary

Nel caso di Steve Cohen, 65 anni, il cambiamento non avvenuto grazie ad analisi e studi ma, ironicamente, è stato convinto da suo figlio.

“Mio figlio mi ha davvero convinto che era qualcosa che dovevo approfondire.

Una volta che ho capito che c’erano delle opportunità, ho pensato che questo potesse essere uno spazio come fu Internet – potrebbe essere incredibilmente trasformativo – e non ho nessuna intenzione di perdermelo.”

Steve Coehn, Point72 Asset Management

Questa settimana Cohen ha annunciato che stava investendo in Radkl, una società di trading quantitativo per asset digitali. Ciò è avvenuto dopo che Recur, una società tecnologica che sviluppa esperienze che consentono ai fan di acquistare e vendere token non fungibili, o NFT, ha affermato che il family office di Cohen – Cohen Private Ventures – ha investito nel suo round di finanziamento di serie A da 50 milioni di dollari. Cohen, nel frattempo, ha annunciato che Point72 si sta preparando ad entrare nel trading delle criptovalute.

Sorprendentemente, rispetto ad altri investitori, Cohen si è dichiarato interessato principalmente alla blockchain, “snobbando” Bitcoin. A suo parere, la vera rivoluzione arriverà dalla tecnologia su cui si basano tutte le criptovalute, non esclusivamente da Bitcoin che ha “solo” il vantaggio si essere stata la prima moneta a sfruttarla.

“Non mi interessa Bitcoin, mi interessa di più la tecnologia alla base della blockchain e quanto sia trasformativa e quanto possa essere dirompente”.

Steve Coehn, Point72 Asset Management