Potremmo non sapere come andrà il mercato azionario il mese prossimo, o tra due anni, ma nel corso dei decenni è facilmente prevedibile che le azioni saliranno.

Niente di tutto ciò è scontato, invece, con le criptovalute. Alcuni prevedono che le crypto cambieranno per sempre il modo in cui si interagisce con il denaro, il commercio, le banche e gli investimenti. Altri invece ritengono che gli attuali prezzi siano troppo alti e si tratti di una bolla pronta a scoppiare.

Ma qualunque cosa una persona preveda per le criptovalute, sta diventando sempre più difficile immaginare un futuro senza di loro. La CNBC ha quindi chiesto ad esperti di vari settori di descrivere la loro visione sulle crypto entro i prossimi 50 anni.

Secondo Ivory Johnson, intermediario finanziario certificato e fondatore di Delancey Wealth Management, le criptovalute sconvolgeranno la finanza tradizionale perché una delle loro utilità più interessanti è la capacità di trasferire in modo efficiente i pagamenti attraverso i confini con pochi o nessun costo, ritardi o fluttuazioni di valuta estera. Per quanto riguarda Bitcoin, Johnson ritiene che “50 anni sono lunghi e il bitcoin potrebbe diventare la valuta di riserva mondiale o il prossimo AOL che ha reso molte persone ricche fino a quando non è stata spodestata da una tecnologia migliore”. Il riferimento ad AOL riguarda il fatto che America On Line fu il primo internet provider attivo già negli anni 80 e che offriva anche un portale di news e un motore di ricerca. Sebbene fosse il punto di riferimento per internet, con il passare del tempo è stato superato da portali e servizi più moderni ed efficienti che avevano una tecnologia migliore. Potrebbe succedere lo stesso con Bitcoin?

Frederick Kaufman, autore di “The Money Plot”, ritene che molto prima del 2071, il dollaro avrà più cose in comune con una criptovaluta che con l’argento o l’oro, quindi non c’è bisogno di dubitare della longevità degli algoritmi crypto come riserve di valore e mezzi di scambio. Tutto il denaro è una forma di crittografia. È stato così fin dall’inizio, e man mano che le nostre vite convergono sempre più strettamente con l’universo digitale, la spinta a investire in token non farà che accelerare. Ironia della sorte, quell’impulso ci collegherà agli istinti primitivi e farà la sua parte per mantenerci umani.

Secondo Dan Egan, vicepresidente della finanza comportamentale e degli investimenti presso Betterment, ha dichiarato che le criptovalute come il Bitcoin si sono dimostrate utili per il movimento di denaro e per la speculazione, ed è improbabile che scompaiano. Ma vale la pena considerare dove e come genereremo l’energia per soddisfare la domanda di un mercato crypto in crescita, nonché se gli attori statali che lo vedono come un concorrente del potere legale lo renderanno ancora più una merce del mercato nero.

Secondo Dragan Boscovic, fondatore e direttore del Blockchain Research Lab presso l’Arizona State University, le autorità delle banche centrali sono impegnate a sviluppare regolamenti sulle criptovalute. Riconoscono che le criptovalute digitali sono originarie dell’economia digitale e, come tali, diventeranno mainstream nei prossimi 10 anni.

Infine Barbara Roper, direttrice dell’organizzazione “Investor protection for the Consumer Federation of America” ha risposto di non essersi posta il problema in quanto si ritiene troppo vecchia per poter essere ancora in vita quando le criptovalute prenderanno il sopravvento. Considerando che si tratta di una persona di mezza età e non di certo anziana, questo commento si potrebbe interpretare in maniera negativa, o quanto meno Roper non pensa di vedere a breve un’adozione di massa delle criptovalute. Non avendo però rilasciato ulteriori dichiarazioni, potrebbe semplicemente non aver mai approfondito realmente il mondo crypto. A differenza degli altri intervistati che hanno dimostrato di conoscerlo perfettamente.